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  • Antonino Tramonte

Mentre l'Agenda 2030 reclama lo sviluppo sostenibile, la Guerra lo distrugge ...

Molto lascia riflettere su quanto il Conflitto Russo – Ucraino stia minando il Cammino dei Popoli Europei Verso la realizzazione dei virtuosi obiettivi di sviluppo sostenibile messi a punto dall’assemblea Generale del ONU, quanto sta accadendo oggi in Europa, sta influenzando negativamente il futuro delle nuove generazioni.

Il meccanismo è innescato ed il momento di una ripresa positiva va sempre più allontanandosi dagli orizzonti prefissati prima di esso.


Migliaia sono i cittadini Ucraini che fuggendo dalle proprie città, stanno perdendo case e lavoro.

Secondo le stime dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, l’80% delle aziende e delle imprese Ucraine sono state chiuse, l’Economia del paese si ridurrà circa del 50%, coinvolgendo anche il suo sistema bancario, questa guerra non porterà solo morte e distruzione ma trascinerà l’Europa e i suoi attori principali in un baratro di smisurata profondità.

Fame, malattie e traumi piscologici riproporranno scenari già conosciuti, facendo riaffiorare i ricordi di un nefasto passato.


Le conseguenze si rifletteranno fortemente anche sulle produzioni e distribuzioni in scala mondiale di grano e cereali, l’ambiente ne uscirà fortemente compromesso, l’uso delle attrezzature militari distruggerà gran parte dell’ecosistema senza che questi possa essere nuovamente ripristinato.

Allarmanti sono i segnali che ci giungono dal fronte, le operazioni militari altereranno inevitabilmente gli habitat naturalistici, in quei luoghi oggi oltre al rischio della scomparsa di flora e fauna, a causa del depositarsi delle polveri sottili generate dagli armamenti in uso, che nel più dei casi sono costituite da acidi, metalli pesanti ed altre sostanze tossiche porterebbe alla contaminazione di un’importante porzione di territorio.


Ogni falda acquifera, lago o fiume presente soffrirebbe l’inquinamento nel breve, medio e lungo periodo, non consentendo alla vita stessa dei suoi abitanti di continuare nel suo regolare ciclo, dopo il secondo conflitto mondiale (WWII), quello Russo – Ucraino risulta essere il peggiore evento catastrofico di questo XXI Secolo e che più avrà ripercussioni negative su quelli che sono gli equilibri socio economici Europei e su quello che gli obiettivi di sviluppo sostenibile che il Vecchio Continente si apprestava a porre in essere per il miglioramento delle condizioni dei suoi Popoli.



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