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  • Vittorio A. Dublino

Electronic Warfare

Sempre più notizie sembrano confermare che il conflitto in atto sia utile ad entrambe le parti per testare nuovi sistemi d'arma. Dai campi di battaglia ai servizi di emergenza per la difesa e la protezione civile: noi stiamo lavorando invece per l'applicazione di queste #tecnologie per la #protezionecivile

Stiamo elaborando la definizione del progetto per il Sistema Ce.Mo.C.C.\Unità Mobile di Comando e Controllo Digitale per la Protezione Civile - nel solco del principio ispiratore della Difesa Civile non violenta e non armata - mutuando concetti ispirati alla difesa militare. Per questo motivo siamo anche attenti alla evoluzione e lo sviluppo dei nuovi sistemi d'arma, in particolare nel campo dei mezzi UAV, le reti di comunicazione digitali e l'applicazione di tecnologie di realtà virtuale ed aumentata nei simulatori per migliorare la qualità e ridurre i tempi di formazione degli specialisti e volontari impegnati nella Protezione civile. Da varie fonti abbiamo conferma che il conflitto in corso in Ucraina è, purtroppo, anche un banco di prova per testare sul campo nuovi sistemi di offesa e difesa.

Da qualche giorno strani raggi e bagliori appaiono nei cieli russi che, secondo alcune fonti, potrebbero essere riconducibili a test del "sistema d'arma laser Peresvet".

Così come sembra e in Ucraina, che il sistema StarLink sia “andato giù” – come si dice in gergo tecnico – cioè abbia subito gravi malfunzionamenti.

Gli analisti americani hanno fatto notare da qualche tempo che la Russia avrebbe sviluppato per molti anni sistemi di guerra elettronica altamente efficaci.

E, in effetti, è da qualche anno che si legge, su alcuni rapporti specializzati, che le forze armate russe avrebbero notevolmente migliorato le loro capacità, sia in generale che in particolare, nella guerra elettronica (Electronic Warfare\EW ; in russo, Radio Elektronnaya Borba\REB).


Ciò avrebbe comportato la formazione di strutture EW specializzate, anche a livello di brigata, e l’approvvigionamento in tutti i rami delle forze armate di personale addestrato e di attrezzature per la guerra elettronica. Secondo alcune fonti il processo di modernizzazione a vantaggio della capacità russa di esercizio di potenza delle sue armi elettroniche, potrebbe surclassare la tecnologia esistente negli eserciti stranieri, compresi quelli degli stati membri della NATO.


Questi progressi doterebbero le forze armate russe della capacità complessiva di interrompere, bloccare e interferire con i potenziali sistemi di comando e controllo (in gergo: C2) nemici, le comunicazioni, i sistemi radar o le armi cinetiche a controllo radio/digitale.

 

Il capo delle forze di guerra elettronica russe, generale Yury Lastochkin, ha elaborato le principali priorità per lo sviluppo innovativo di EW nel Programma di armamenti statali fino al 2027: "Aumentare il livello di sicurezza delle informazioni per EW C2 attraverso l'uso della tecnologia dei big data nei sistemi di automazione del Forze EW a livello strategico e operativo; utilizzando i sistemi di informazione geografica in tutti i moderni modelli EW, che ridurranno il tempo per l'esecuzione di calcoli tattici operativi da tre a cinque volte; implementare in pratica tecnologie di intelligenza artificiale basate su reti neurali, che consentono di raddoppiare la completezza e l'affidabilità di operare nell'EMS (spettro elettromagnetico); introduzione di tecnologie di comunicazione con integrazione in un unico sistema di comunicazione digitale unificato delle Forze Armate per l'organizzazione dello scambio continuo di dati a tutti i livelli di controllo; aumentare l'affidabilità dell'archiviazione delle informazioni operative all'interno dei sistemi di automazione EW e fornire uno spazio informativo unificato sincronizzato nel tempo basato su tecnologie cloud; l'applicazione di tecnologie di realtà virtuale e aumentata nei simulatori EW per migliorare la qualità e ridurre i tempi di formazione degli specialisti EW; e sviluppare i mezzi di imitazione della situazione radioelettronica e l'introduzione della disinformazione nel sistema di controllo delle truppe e delle armi nemiche. aumentare l'affidabilità dell'archiviazione delle informazioni operative all'interno dei sistemi di automazione EW e fornire uno spazio informativo unificato sincronizzato nel tempo basato su tecnologie cloud; l'applicazione di tecnologie di realtà virtuale e aumentata nei simulatori EW per migliorare la qualità e ridurre i tempi di formazione degli specialisti EW; e sviluppare i mezzi di imitazione della situazione radioelettronica e l'introduzione della disinformazione nel sistema di controllo delle truppe e delle armi nemiche. aumentare l'affidabilità dell'archiviazione delle informazioni operative all'interno dei sistemi di automazione EW e fornire uno spazio informativo unificato sincronizzato nel tempo basato su tecnologie cloud; l'applicazione di tecnologie di realtà virtuale e aumentata nei simulatori EW per migliorare la qualità e ridurre i tempi di formazione degli specialisti EW; e sviluppare i mezzi di imitazione della situazione radioelettronica e l'introduzione della disinformazione nel sistema di controllo delle truppe e delle armi nemiche.”




 

Oggi la Russia avrebbe già a sua disposizione una serie di complessi a terra, tra cui spiccano il sistema

Krasukha, il Murmansk-BN, il Mercury-BM e il Divnomorye-U. Inoltre, sembra, che in qualsiasi momento, potrebbe utilizzare velivoli di controllo delle interferenze radio chopper basati sui sistemi navali Il-22PP o 5P-28 e MP-405. Il complesso operativo-tattico Palatin è un sistema che combina vari di questi sistemi EW e funzionerebbe per la ricognizione elettronica in un'unica rete coordinata per migliorare l'efficienza generale e garantirebbe la conduzione attiva di efficaci ricognizioni radio per sopprimere tutti i sistemi di comunicazione radio conosciuti di un potenziale nemico, allo scopo di impedire l'uso di munizioni a guida di precisione impedendo la localizzazione accurata di potenziali bersagli e la diffusione delle informazioni.


Funzionari del Pentagono da qualche tempo stanno affermando l’urgente bisogno di sistemi di comunicazioni capaci di contrastare con successo i sistemi di guerra elettronica russa. Una così ampia varietà di sistemi di guerra elettronica avrebbe ovviamente suscitato preoccupazione nelle fila delle gerarchie militari degli Stati Uniti. Così avrebbero deciso di sviluppare apparecchiature più recenti di comunicazione.


Il Pentagono starebbe facendo ogni sforzo per modernizzare le proprie apparecchiature di comunicazione. Il primo passo sarebbe la completa sostituzione automatizzata delle comunicazioni sul campo WIN-T (Warfighter Information Network-Tactical): l’Internet per i militari. Allo scopo di creare nuove apparecchiature tenendo conto delle nuove minacce delle stazioni di guerra elettronica russe.


Ecco che un conflitto diventa la migliore occasione, per entrambe le parti, di testare sul campo in condizioni di guerra reali nuovi sistemi d’arma. Già era successo in Siria, ma il conflitto ucraino sembra tutta un’altra storia.

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