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da Umanesimo & Tecnologia al Programma Rebel Alliance Empowering
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“C’è  vero  progresso, solo quando i vantaggi di una nuova  tecnologia sono per Tutti” 

Il famoso aforisma di Henry ford mette brillantemente in sintesi una delle riflessioni ispiratrici del progetto Umanesimo & Tecnologia. Il progetto si avvia nel 1994 con il convegno U&T, quando nuovi progressi tecnologici già iniziavano ad influenzare il pensiero e le pratiche dell'umanesimo, iniziando a delineare le drammatiche implicazioni sociali, politiche e culturali della creazione e dell'uso di forme avanzate di tecnologie guidate dallo sviluppo del digitale.  

Umanesimo & Tecnologia

La genesi accademica di un percorso innovativo per Intuizioni e previsioni alla svolta del Millennio

 

Alla fine del XX secolo, il programma "Umanesimo & Tecnologia", avviato presso l'Università Orientale di Napoli, nasceva da un'intuizione chiave e da una previsione lungimirante: l'imminente ascesa della Cultura Digitale e la conseguente trasformazione digitale della società avrebbero rappresentato una sfida significativa per individui la cui formazione era radicata in principi di pensiero e cultura analogica. Questa trasformazione, si prevedeva, avrebbe potuto generare un ampio disorientamento e costituire un ostacolo per l'innovazione creativa.

 

La nostra ricerca si fondava sulla convinzione che il passaggio da una cultura prevalentemente analogica a una dominata dal digitale avrebbe creato non solo nuove opportunità, ma anche notevoli difficoltà di adattamento.

Il programma "Umanesimo & Tecnologia" è stato così concepito per affrontare e anticipare queste problematiche, con l'obiettivo di comprendere e mitigare il disorientamento generale e gli ostacoli all'innovazione che tale transizione avrebbe potuto generare.

La nostra analisi si è concentrata sull'esplorazione delle implicazioni di una società in rapida digitalizzazione, dove le modalità tradizionali di pensiero e cultura venivano messe alla prova.

 

Abbiamo osservato che, mentre il mondo si avvicinava sempre più a una realtà digitale pervasiva, molti si trovavano in difficoltà a navigare in questo nuovo panorama, spesso frenando il potenziale creativo e innovativo.

In effetti, come avevamo previsto, la transizione alla cultura digitale ha portato a un diffuso senso di smarrimento in molti, dimostrando la necessità di un approccio che integrasse umanesimo e tecnologia. Questa comprensione ha guidato il nostro lavoro e ha ispirato il progetto L.I.N.K.E.D., ponendo le basi per un nuovo modello di organizzazione produttiva e culturale che rispondesse efficacemente a questa sfida epocale.

Da Teoria a Pratica: la trasformazione di Umanesimo & Tecnologia

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Il programma "Umanesimo & Tecnologia" ha rappresentato un viaggio dalla teoria alla pratica nella comprensione delle nuove realtà digitali.

Iniziato come un esercizio teorico ed intuitivo, questo percorso accademico ha progressivamente integrato la ricerca applicata per esplorare le profonde implicazioni sociali, politiche e culturali scaturite dall'ascesa delle tecnologie digitali.

Concentrandosi su modalità di comunicazione e narrazione innovative — non-sequenziali, multi-lineari, interattive — il programma ha aperto nuovi orizzonti per capire come la digitalizzazione stesse modellando la società e la cultura. Attraverso questo approccio, "Umanesimo & Tecnologia" ha sollevato interrogativi cruciali sul futuro della società nell'era digitale, esplorando le potenziali direzioni verso un'utopia ideale o una realtà distopica.

 

Questa transizione dalla teoria alla pratica ha trovato espressione concreta nel laboratorio "Hipgnosys", un risultato diretto della ricerca applicata. Questo laboratorio ha agito come un crocevia dove generazioni diverse di pensatori e creativi, con background umanistici e digitali, si sono incontrati per un dialogo costruttivo. L'obiettivo era quello di unire queste diverse competenze in un contesto collaborativo, mirando a comprendere meglio e ad affrontare le sfide poste dalla rivoluzione digitale.

"Hipgnosys" ha rappresentato un passo fondamentale nella nostra missione, dimostrando che l'unione di teoria e pratica, umanesimo e tecnologia, può produrre nuove intuizioni e strategie per navigare in un mondo sempre più digitalizzato. Questo approccio olistico ha guidato il nostro lavoro verso nuove forme di organizzazione produttiva e culturale, rispondendo in modo efficace alle sfide della nostra epoca.

"Odio e temo la scienza a causa della mia convinzione che per molto tempo a venire, se non per sempre, sarà la nemica spietata dell'umanità. La vedo distruggere ogni semplicità e dolcezza della vita, ogni bellezza del mondo; la vedo ripristinare la barbarie sotto la maschera della civiltà; la vedo oscurare le menti degli uomini e indurire i loro cuori ..."

                                                                                                                                  George Gissing

Riflessioni e conseguenze della ricerca Umanesimo & Tecnologia

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Il nucleo della ricerca del programma "Umanesimo & Tecnologia", sotto la guida del Sociologo Prof. Romolo Runcini, era incentrato su un interrogativo fondamentale: quale direzione avrebbe preso la società nell'era digitale? Avremmo seguito il percorso di un'utopia, come quella immaginata da pensatori quali Thomas More, Edward Bellamy o H.G. Wells, o ci saremmo avviati verso una realtà distopica, come quella descritta da Aldous Huxley e George Orwell?

 

Il programma apriva un dibattito sulla natura della tecnologia e sui suoi effetti, sia positivi (tecnofili) che negativi (tecnofobi), soprattutto nelle percezioni di quelle generazioni cresciute prima del salto tecnologico del terzo millennio. Molti individui, con un "stato mentale fissato" su modelli di pensiero e cultura formati nel secolo precedente, si trovavano di fronte a significative difficoltà nell'adattarsi ai nuovi modi di vita e ai nuovi paradigmi lavorativi portati dalla digitalizzazione.

 

Per rispondere a queste domande, il gruppo di ricerca "Umanesimo & Tecnologia" ha intrapreso un dialogo all'interno dell'ambiente accademico, con istituzioni governative e centri di ricerca, focalizzandosi sulla complessa e nascente nozione di Cultura Digitale. L'analisi si estendeva alle interazioni tra questa nuova cultura e il mondo dell'arte e della creatività, esaminando l'influenza della convergenza di culture, media e tecnologie dell'informazione.

 

La ricerca ha rivelato che l'avanzamento delle tecnologie creative digitali nell'Industria dei Contenuti, unito all'emergente iper-connettività globale, stava ridefinendo il concetto di cultura e socialità. Stavamo assistendo alla nascita dell' "homo sapiens digitale", con la società divisa tra "immigrati digitali" e "nativi digitali", separati da un divario culturale digitale.

Dai risultati iniziali della nostra ricerca è emerso un forte sostegno al Tecnorealismo e un impegno nel contrastare il digital divide, non solo a livello infrastrutturale ma soprattutto culturale. Abbiamo compreso che senza una corretta comprensione e utilizzo delle nuove tecnologie, i processi di innovazione nella nostra società avrebbero incontrato ostacoli insormontabili.

Contrasto al Digital Divide Culturale e Progetto L.I.N.K.E.D.: una nuova visione per la società digitale

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l contrasto al Digital Divide Culturale emerge come un obiettivo cruciale nella transizione da una società analogica a una digitale, con l'intento di creare un ambiente inclusivo per tutti. Questa visione strategica si è concretizzata nel 1998 con l'elaborazione del progetto L.I.N.K.E.D. (Learning and Information Network for Knowledge Enhancement and Development), che integra i principi del life-long-learning e della mediazione della cultura digitale. Questi concetti sono essenziali per stimolare e sostenere la gestione del cambiamento in una società in rapida evoluzione.

 

Dopo due anni di ricerca applicata nel laboratorio "Hipgnosys", il progetto L.I.N.K.E.D. ha definito linee guida per un nuovo modello cooperativo di organizzazione produttiva, orientato allo sviluppo sostenibile di imprese tecnologiche con un approccio di management umanistico. Questo modello è stato particolarmente significativo per l'industria creativa dei contenuti digitali, un settore in espansione grazie ai fenomeni di convergenza digitale e al progresso delle nuove tecnologie e infrastrutture per la comunicazione e l'informazione.

Il progetto L.I.N.K.E.D. ha evidenziato l'importanza dell'apprendimento continuo e della mediazione culturale nel contesto della digitalizzazione, sottolineando come queste pratiche siano fondamentali per navigare il cambiamento in maniera efficace. In questo contesto, abbiamo osservato che l'innovazione tecnologica procede a un ritmo più veloce rispetto alla capacità di adattamento della società e delle imprese, e ancor più rapido rispetto ai cambiamenti nei sistemi educativi e formativi.

 

Questa dinamica può essere rappresentata dalla formula:

d/dT (tecnologia) > d/dT (società ed imprese) > d/dT (educazione e formazione)

dove "d/dT" rappresenta il tasso di cambiamento rispetto al tempo. La velocità del cambiamento tecnologico supera quella dei cambiamenti nella società e nelle imprese, che a loro volta avanzano più rapidamente dei cambiamenti nel settore dell'educazione e della formazione.

Già nel 1996, nel nostro laboratorio di ricerca applicata Hipgnosys, eravamo pionieri nell'esplorare e applicare tecnologie d'avanguardia nel campo della computer grafica tridimensionale, anticipando le tendenze che avrebbero poi plasmato il futuro dell'industria creativa digitale

Dall'Umanesimo Digitale all'Empowerment Creativo: la traiettoria di Rebel Alliance 

 

Il programma "Umanesimo & Tecnologia" ha segnato un punto di svolta nella ricerca applicata, concentrata sullo sviluppo di strategie creative e tecniche innovative nel campo della produzione di contenuti digitali. Questa ricerca ha gettato le basi per un modello organizzativo rivoluzionario nell'industria creativa dei contenuti, aprendo nuove strade per artisti digitali emergenti e tecnici creativi. Questi hanno avuto l'opportunità di esplorare e sviluppare le loro capacità nel nuovo cinema digitale, nell'intrattenimento, nella comunicazione e nelle arti.

 

L'esperienza acquisita nel laboratorio "Hipgnosys" e in collaborazioni con aziende, università e istituzioni locali, come il Comune e la Provincia di Napoli, ha portato alla nascita di "Rebel Alliance Empowering". Ideato da John Attard e Vittorio Dublino, questo programma rappresenta uno spin-off imprenditoriale diretto di "Umanesimo & Tecnologia". Fondato sulla delocalizzazione produttiva, ha introdotto un sistema olografico virtuale che applica i principi della Lean Production e dell'Open Innovation.

 

Le prime due unità di produzione di "Rebel Alliance Empowering", Hypgnosis Canada e Hypgnosis Italia, hanno stabilito i primi nodi di un network internazionale che si è poi esteso a quattro hubwork globali: Stati Uniti, Emirati Arabi, Brasile, Kenya.

Questo network ha permesso di fornire consulenza e produzione di contenuti digitali in diversi segmenti dell'industria, raggiungendo traguardi significativi in settori come l'olografia per il live entertainment e la realtà virtuale nel gaming pedagogico, ottenendo anche prestigiosi riconoscimenti come il David di Donatello.

"Rebel Alliance Empowering" è diventato un modello di successo per l'industria creativa dei contenuti digitali, dimostrando come un approccio innovativo, ispirato all'umanesimo e alla tecnologia, possa trasformare il panorama creativo e tecnologico. La sua crescita internazionale e i successi raggiunti sono la testimonianza dell'efficacia e dell'efficienza di un approccio che unisce creatività e innovazione tecnologica in un contesto globale.

Il Modello Rebel Alliance come fondamento per la progettazione d'Innovazione Sociale nel nostro Centro Studi

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L'esperienza e il successo accumulati nel corso degli anni con il modello "Rebel Alliance" hanno stabilito una solida base per le nostre attuali attività di ricerca e sviluppo nel campo dell'innovazione sociale.

Nel nostro Centro Studi, ci avvaliamo di questa fondamentale eredità per approfondire e espandere i nostri orizzonti nell'ambito dell'innovazione sociale.

 

Il modello "Rebel Alliance" ha dimostrato come un approccio multidisciplinare, aperto e collaborativo possa generare significative innovazioni e trasformazioni in vari settori.

Questa esperienza ci ha fornito un quadro di riferimento prezioso per sviluppare progetti che uniscono tecnologia, creatività e un'impostazione umanistica, focalizzati sul miglioramento sociale.

 

Oggi, nel nostro Centro Studi, applichiamo questi principi alla progettazione e allo sviluppo di iniziative che mirano a rispondere efficacemente alle sfide sociali contemporanee.

La nostra metodologia si basa sulla fusione di conoscenze tecniche avanzate con un profondo impegno verso l'umanesimo, ponendo al centro le esigenze e il benessere della società

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Attraverso l'applicazione di questo modello - che tiene in considerazione quell'Umanesimo Digitale che coltiviamo da 27 anni avviando il programma Umanesimo & Tecnologia - puntiamo a creare soluzioni innovative che possano avere un impatto positivo e duraturo sul tessuto sociale. Il nostro obiettivo è quello di contribuire a una società più giusta, equa e inclusiva, utilizzando l'innovazione sociale come strumento per affrontare e risolvere problemi complessi.

In conclusione, il modello "Rebel Alliance" non è soltanto un'eredità del passato, ma rappresenta il pilastro su cui costruiamo il futuro del nostro Centro Studi, un futuro in cui la tecnologia e l'umanesimo si fondono per creare un impatto sociale significativo.

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