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MEDIATORE DELLA CULTURA DIGITALE 
PromoDigiCult over45
promuoviamo la consapevolezza della Cultura digitale per contrastare
il Digital Divide Culturale negli Anziani e gli Immigrati Digitali

I Cittadini Italiani che non sono più giovani, ma soprattutto gli Anziani sono a rischio  di essere esclusi dalla

Società dell'Informazione.

 

Promuoviamo la Consapevolezza della Cultura Digitale per facilitare il conseguimento delle Pari Opportunità nei  Cittadini Immigrati Digitali

affinchè possano godere dei nuovi diritti e-Democratici introdotti con la transizione 

dall'analogico al digitale e poter affrontare con dignità di piena Cittadinaza

le sfide indotte dalla Trasformazione Digitale 

In Italia, abbiamo contribuito ad aprire la strada della ricerca accademica sulla Cultura Digitale. 

Abbiamo iniziato ad intuire il grave problema che avrebbe afflitto negli anni a venire la gran parte dei Cittadini italiani, quando abbiamo iniziato la nostra ricerca su questo importante tema nel 1995 con il programma Umanesimo&Tecnologia, avviato nel 1995 sotto l'egida della Cattedra di Sociologia della Letteratura dell'Università Orientale di Napoli, in collaborazione con l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, il Comune di Napoli e la Provincia di Napoli progettando e sperimentando politiche culturali per la diffusione della Cultura digitale con lo scopo di contribuire allo sviluppo della Società dell'Informazione nell'area metropolitana della Città di Napoli. 

 

L'approccio alla Cultura Digitale (nella sua accezione più ampia) e l’insegnamento (sociale) dell’informatica (come la semplice formazione all'utilizzo di Internet) rimane ancora un argomento poco risolto dagli studiosi in sociologia e pedagogia; nessuno sa dire ancora con certezza quale sia il miglior modo di agire, quali modelli siano davvero efficaci.  
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Il Progetto “PromoDigiCult Over45, per promuovere la Cultura Digitale verso Tutti”, vuole dare il suo contributo alla dialettica in atto sull'inclusione digitale, sollecitando i Soggetti coinvolti nello sviluppo della Società dell’Informazione nella definizione di un paradigma metodologico efficace.  

Ciò con lo scopo di offrire delle risposte efficaci ai problemi inerenti la formazione continua nella società dell’informazione, focalizzando soprattutto un punto di vista particolarmente importante (e che ancora non è stato preso nella giusta considerazione dagli organi e dalle istituzioni preposte a risolvere il problema) in una Società quale quella italiana che sta invecchiando. 

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La dichiarazione, resa durante il simposio “Verso una società dell’informazione inclusiva in Europa”, pone l'accento in particolare sulla definizione di politiche culturali che abbiano l'obiettivo della inclusione digitale (e-Inclusion); politiche che consentano di contrastare sia le nuove forme che quelle tradizionali di 'esclusione sociale', garantendo, nel contempo, la possibilità a tutti i Cittadini di partecipare a pieno diritto alla Società dell'Informazione, traendone i massimi benefici indotti dalle nuove tecnologie. Recentemente l'ONU ha modificato la Carta Universale dei Diritti dell'Uomo inserendo la consapevolezza della Cultura Digitale e l'accesso alla Società dell'Informazione come un Diritto inalienabile.    

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Nonostante gli apparenti sforzi e gli impegni economici profusi in Italia, oggi ​il Digital Divide Culturale è ancora un problema reale; un problema che affligge soprattutto  la maggioranza dei cittadini italiani over 55 anni. 

Le Istituzioni, ostinatamente, credono ancora che debbano essere gli informatici, i tecnici, coloro in grado di alfabetizzare ed avviare alla inclusione  nella Società dell'Informazione i nostri anziani (e meno anziani). 

Ma in effetti non è così!

 

"i problemi non possono essere risolti da chi li ha creati" - A.Einstein

 

Per abbattere e contrastare il crescente fenomeno del Digital Divide Culturale c'è bisogno di definire una metodologia efficace ed efficiente. 

 

Ciò è possibile solo creando opportunità di azione per nuove figure professionali, selezionate per skill e competenze di matrice umanistica, che, formate ad hoc, saranno utili allo sviluppo di una Società e-Democratica inclusiva per Tutti, che sia capace di fornire a Tutti uguali opportunità di sviluppo culturale, sociale ed  economico. 

 

La soluzione che proponiamo è il riconoscimento e l'impiego massivo del MEDIATORE della CULTURA DIGITALE, capace di facilitare la Digital Culture Awareness (Consapevolezza della Cultura digitale) nei Cittadini meno giovani e negli Anziani per abbattere e contrastare il crescente Divario digitale nella popolazione italiana.   

 

I membri fondatori dell'Associazione di Promozione Sociale DIFESA CIVILE 4.0  sono impegnati da oltre 20 anni in attività di scopo sociale trattando questi argomenti, non solo progettando e promuovendo, ma anche attuando soluzioni, in collaborazione con l'accademia e istituzioni di governo, soluzioni risolutive per contrastare i problemi che affliggono ancora molti Cittadini italiani, una di queste soluzioni è stata l'istituzione del master post-laurea per Umanisti MEDIATORI della CULTURA DIGITALE.    

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Oggi queste elaborazioni progettuali tese al contrasto del Digital Divide Culturale rientrano tra gli obiettivi prioritari del Centro Studi e Ricerche DIFESA CIVILE 4.0. per la Società 5.0 

Con orgoglio annunciamo che l'Arma dei Carabinieri ha istituzionalizzato la formazione degli anziani all'uso del digitale  

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