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  • Vittorio A. Dublino

LA SICUREZZA PUBBLICA E' ANCHE SICUREZZA SOCIALE

Ieri con la votazione al Senato il Decreto Sicurezza bis voluto dal Ministro degli Interni è diventato legge. Ma cosa significa Sicurezza?

L’obiettivo finale della Sicurezza (Sociale) è il conforto e la comprensione della bellezza della vita collettiva, non un interesse per questo o quel governo, non l’eliminazione dei nemici, non il confronto con una minaccia per la nazione.

 

“La Sicurezza della Società è un concetto relativamente nuovo che recentemente ha raccolto una quantità crescente di attenzione nei circoli accademici e politici. 

A prima vista, il suo significato è relativamente semplice, in sostanza si riduce alla ‘Sicurezza delle nostre Società’.


Ma dando un’occhiata più da vicino, c’è un forte dibattito e disaccordo tra le parti interessate su ciò che davvero si intende per Sicurezza. Il dibattito riguarda, tra l’altro, l’oggetto e il soggetto di Sicurezza della Società: cosa è sicuro e a chi questo si sta assicurando, così come qual è la natura fondamentale della Sicurezza: cos’è o non è la sicurezza e cosa significa effettivamente essere sicuri. Il dibattito non è solo di natura accademica. Ha implicazioni nella vita reale per le Politiche di Sicurezza, sia rispetto alle loro contenuto rispetto ai tipi di attori coinvolti nella loro ricerca ed esecuzione.


La Sicurezza della Società è in definitiva ciò che i diversi attori di una Società, di una Cultura, percepiscono come Sicurezza Sociale. Per sua stessa natura, la Sicurezza della Società è in costante sviluppo, parallelamente all’evoluzione (o involuzione …?!) Culturale di una Comunità e sfrutta una varietà di diverse prospettive delle parti interessate.


Quindi, non è una esagerazione affermare che la Sicurezza della Società è un concetto fluido che viene continuamente ridefinito e adattato. Per questa sua natura multiforme gli studi e la ricerca sul tema Sicurezza devono necessariamente essere continuamente aggiornati al fine di guidare le Politiche di Sicurezza della Società, consapevoli della intrinseca apertura del significato di Sicurezza Sociale.” (*)

 

La Sicurezza Pubblica è la funzione che il Governo di una nazione assolve per garantire la protezione dei suoi Cittadini, delle organizzazioni e delle Istituzioni e dei territori dove vivono le persone contro le minacce al Benessere pubblico e la prosperità della Comunità.


Per affrontare le crescenti sfide nel settore della pubblica sicurezza, le Istituzioni pubbliche e le Organizzazioni responsabili della Pubblica Sicurezza possono attingere ai Sistemi di Intelligence per affrontare con successo le possibili minacce in anticipo; ottimizzano le preposte strutture interne, utilizzano le sinergie e bilanciano attentamente costi e benefici delle misure adottate.


Le Organizzazioni responsabili della Pubblica Sicurezza includono le Forze dell’Ordine, i Servizi medici di emergenza e di antincendio.


Oltre a quelle ovviamente riferite alla Criminalità Comune ed Organizzata, altre questioni che ineriscono la Sicurezza pubblica sono ad esempio:

  1. la salvaguardia ed il controllo dell’ambiente e la gestione dei rifiuti;

  2. i comportamenti sociali inappropriati;

  3. il controllo dei confini e la prevenzione dei disastri naturali e/o causati dall’Uomo;

  4. e generalmente tutti gli altri problemi relativi alla qualità della vita dei Cittadini.

La Sicurezza pubblica è diventato un importante problema politico ed economico, sia a livello nazionale che internazionale.

La Politica, le organizzazioni pubbliche e le imprese collaborano (o perlomeno dovrebbero collaborare) strettamente per garantire la sicurezza pubblica e per mantenere un ambiente stabile per la prosperità economica. Tuttavia, sebbene la sicurezza pubblica contribuisca in modo significativo all’attrattiva di un luogo, alla produttività delle sue persone e quindi al successo complessivo dell’economia di una nazione, il settore soffre spesso di bassi budget a disposizione, di risorse limitate e di sistemi di informazione inadeguati.

Grandi eventi, pandemie, gravi incidenti, disastri ambientali e, recentemente, anche gli attacchi terroristici pongono ulteriori minacce alla Sicurezza e all’Ordine pubblico.


Le Forze di Polizia e le Autorità di frontiera devono garantire la Sicurezza di un Paese come prerequisito fondamentale della capacità politica interna di agire; negli ultimi anni, la qualità e la portata delle potenziali minacce sono cambiate significativamente e i compiti e il quadro generale per le Forze di Polizia e le Autorità di frontiera sono cambiati di conseguenza.


La Sicurezza sociale è un concetto sviluppato dalla Scuola di Copenaghen sugli studi sulla sicurezza che fa riferimento alla “capacità di una società di persistere nel suo carattere essenziale in condizioni mutevoli e minacce possibili o effettive”.


La fine della Guerra Fredda spinse gli studiosi a ripensare il paradigma della sicurezza indipendentemente dallo stato e dai militari. In Europa, il crollo dell’Unione Sovietica ha portato all’emergere di nuovi stati e sforzi sostenuti per perseguire l’integrazione dell’Unione europea. Il nuovo ordine richiedeva una (ri)concettualizzazione dell’Europa e della sicurezza europea, che sfidava le classiche concezioni della sicurezza, come qualcosa che avveniva tra gli stati. Il passaggio verso una sicurezza dell’UE è stato, quindi, articolato in modo stretto intorno a questioni di identità dell’UE, libera circolazione di persone e frontiere. Il concetto di sicurezza sociale, sviluppato da studiosi associati al Copenhagen Peace Research Institute, si trova in questo contesto.


La sicurezza sociale riguarda la sopravvivenza di una comunità come ‘unità coesa’; il suo oggetto di riferimento è ‘l’identità collettive su larga scala che possono funzionare indipendentemente dallo Stato’.

Le insicurezze sociali insorgono quando “una società teme di non essere più in grado di vivere come conosceva se stessa”, e deriva da:

  1. la migrazione: la percezione che l’afflusso di persone “invaderà o diluirà l’identità del Gruppo autoctono”;

  2. la competizione verticale: l’integrazione di un gruppo all’interno di un’organizzazione più ampia, ad esempio l’ euroscetticismo nei confronti dell’integrazione europea, delle rivendicazioni nazional-separatiste;

  3. la competizione orizzontale: il gruppo è costretto ad integrare altre identità influenti all’interno delle proprie, ad esempio l’accezione culturale cattolica che si difende contro le influenze islamiche.

La Sicurezza sociale non è legata in maniera esclusiva ad un territorio, così come è invece per la Sicurezza di uno Stato.

La Sicurezza Sociale è anche un concetto sancito dall’articolo 22 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo in cui si afferma: “Ognuno, come membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale e ha diritto alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale e in conformità con l’organizzazione e le risorse di ciascuno Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili per La sua dignità e lo sviluppo libero della sua personalità.”

In termini semplici, i firmatari Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo concordano sul fatto che la società in cui una persona vive dovrebbe aiutarli a sviluppare e sfruttare al massimo tutti i vantaggi (cultura, lavoro, welfare, … ) che vengono offerti a loro nel paese.


La sicurezza sociale può anche fare riferimento ai programmi d’azione del governo volti a promuovere il benessere della popolazione attraverso misure di assistenza che garantiscano l’accesso a risorse sufficienti per cibo e rifugio e per promuovere la salute e il benessere per la popolazione in grandi e potenzialmente vulnerabili settori come Bambini, anziani, malati e disoccupati. I servizi che forniscono la sicurezza sociale sono spesso chiamati servizi sociali .


Il concetto di Sicurezza sociale è associato alla ‘Protezione sociale’, che si riferisce a una serie di vantaggi resi  disponibili (o non disponibili) agli Individui/Famiglie dallo Stato, dal mercato, dalla società civile (terzo settore) o singoli Cittadini – o attraverso una combinazione sinergica tra questi Soggetti –  per ridurre la cosiddetta privazione pluridimensionale. La ‘privazione pluridimensionale’ influenza le persone povere meno attive (come gli anziani o i disabili) e le persone povere attive (come i disoccupati).


La protezione sociale è uno strumento fondamentale per ridurre la povertà e la disuguaglianza, stimolando la crescita inclusiva aumentando la salute e la capacità dei segmenti vulnerabili della società, aumentando la loro produttività, sostenendo la domanda interna e facilitando la trasformazione strutturale delle economie nazionali.


L’obiettivo finale della Sicurezza Sociale è quindi il conforto e la comprensione della bellezza della vita collettiva, non un interesse per questo o quel governo, non l’eliminazione dei nemici, non il confronto con una minaccia per la nazione.

 

References

  1.  (*) tradotto ed adattato da introduzione: “A Working Definition of Societal Security”, 2012,  ETTIS

  2. European Security Trends and Threats in Society – P. Bilgin, “Individual and Societal Dimensions of Security”, 2003, International Studies Review

  3. D. Ferretti, “Sicurezza e Scienze Sociali”, 2016, Franco Angeli

  4. A. Valdambrini, “Le attività formative civili relative al peacekeeping, 2008, Centro Studi Difesa Civile

  5. P. Macrì, “Analisi e diffusione dei prodotti della ricerca strategica in Italia, 2017, CENTRO MILITARE DI STUDI STRATEGICI/CENTRO ALTI STUDI PER LA DIFESA

  6. S. Procacci, “Dalla Peace Research alla Scuola di Copenhagen.Sviluppi e trasformazioni di un programma di ricerca”, 2011, POLIS Working Papers

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