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  • Vittorio A. Dublino

BLUE ECONOMY

“La possibilità di riscrivere i paradigmi che hanno dominato i sistemi economici e i nostri sistemi di vita nell’ultimo secolo sembra sia a portata di mano. Bisogna avere il coraggio e l’onesta intellettuale per ammettere che il sistema lineare di produzione-distribuzione-consumo delle merci che sta caratterizzando l’ANTROPOCENE,  ha prodotto fino ad ora un significativo impatto sul SISTEMA TERRA al punto tale da compromettere il suo funzionamento.”  

Il concetto di “Economia blu” cerca di promuovere la crescita economica, l’inclusione sociale e la  conservazione oppure il miglioramento dei mezzi di sussistenza, garantendo al tempo stesso la sostenibilità ambientale degli oceani e delle aree costiere. Il nucleo fondante di questo nuovo concetto si riferisce alla impellente necessità  di disincentivare uno sviluppo socioeconomico attraverso settori ed attività legate agli oceani che siano causa di degrado ambientale ed ecosistemico. Questa necessità ha origine  nell’analisi delle scoperte scientifiche che attribuiscono a cause antropogeniche la repentina diminuzione delle risorse oceaniche e il drastico deterioramento della salute degli oceani. Questi cambiamenti sono già profondamente percepiti dall’Umanità, e stanno già influenzando il benessere umano e le società, qusti negativi impatti sull natura causati dall’Uomo probabilmente si amplificheranno in futuro, specialmente in vista della prevista crescita della popolazione.

I fattori che caratterizzano l’Economia Blu sono i più diversi, ed includono le tradizionali industrie oceaniche come la pesca, il turismo e il trasporto marittimo, ma anche attività nuove ed emergenti, come le energie rinnovabili offshore, l’acquacoltura, le attività estrattive dei fondali marini e le attività marine riferite alla bio-tecnologia e alla bio-prospezione. Gli ecosistemi oceanici sono coinvolti in maniera significativa nello sviluppo dell’economia e di altre attività e risorse umane, come ad esempio il rilascio del Carbonio in atmosfera, la protezione costiera, lo smaltimento dei rifiuti e il rispetto dell’esistenza delle biodiversità.

Il mix di attività oceaniche può variare in ciascun paese, a seconda delle singolarità delle circostanze e del tipo di visione nazionale adottata per riflettere sulla concezione di sviluppo di un’Economia blu.

Per qualificarsi come componenti e fattori di sviluppo di un’Economia Blu, tali attività devono:

  1. fornire benefici sociali ed economici alle generazioni attuali e future;

  2. ripristinare, proteggere e mantenere le diversità, la resilienza, le funzioni fondamentali, e il valore intrinseco degli ecosistemi marini;

  3. essere basate su tecnologie pulite, energia rinnovabile e flussi di materiali circolari che ridurranno gli sprechi e promuoveranno il riciclaggio dei materiali.

Reference

- THE POTENTIAL OF THE BLUE ECONOMY 
- G. Pauli, "Blue Economy 2.0", 2015,  Edizioni ambiente

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