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  • Vittorio A. Dublino

La FORZA SOCIALE del TOCCARE (qualcuno) …

Un aspetto fino ad ora poco studiato del sistema nervoso che risponde agli stimoli psico-fisici  correlati al toccarsi delicatamente e alle carezze può essere cruciale per comprendere la capacità dell’Uomo di formare connessioni benefiche con gli altri. 

Il tatto è il primo senso che si sperimenta nell’utero, ed è il più sviluppato alla nascita

‘TOCCARE QUALCUNO’ in qualsiasi modo, che sia una delicata carezza o un crudele pizzicotto, trasmette ‘informazioni sociali’. 

L'etologia ci spiega che i primati non umani usano il ‘contatto sociale’ per il mantenimento e il rafforzamento delle strutture sociali, tuttavia il ruolo del ‘contatto sociale’ nella costruzione dei legami umani nelle diverse relazioni dell'Uomo sociale rimane ancora irrisolto. 

Il Tatto è un potente strumento per comunicare emozioni positive. Tuttavia, sono state molto poche fino ad ora le ricerche per capire  fino a che punto il Tocco Sociale (Social touching)  mantiene e stabilisce i legami sociali. Abbiamo chiesto ad un totale di 1.368 persone di cinque paesi (Finlandia, Francia, Italia, Russia e Regno Unito) di rivelare, utilizzando uno strumento topografico per il self-reporting basato su Internet, quali sarebbero le parti del loro corpo che avrebbero permesso a parenti, amici ed estranei di toccare. Queste regioni corporee sono andate a  formare delle specifiche mappe di relazione tra la forza del legame emotivo del partecipante e la persona che avrebbe toccato una particolare area descritta. Nell’analisi del risultato le influenze culturali non sono state rilevanti.  La ricerca ci spinge a teorizzare che alcuni modelli corporali di contatto sociale sono specifici  a rafforzare i legami emotivi relazionali nella costruzione delle relazioni e costituiscano un meccanismo importante a supporto del mantenimento dei legami sociali umani. (…) gli  schemi spaziali del tocco sociale umano riflettono un meccanismo importante a sostegno del mantenimento dei legami sociali. (J. Suvilehtoa, Department of Neuroscience and Biomedical Engineering, School of Science, Aalto University)

Nel 1984 gli psicologi Wetzel e Crusco pubblicarono un articolo scientifico dal nome evocativo: “Il Tocco di Mida”;  in questo ci rivelavano gli esiti di una loro ricerca condotta su un campione di clienti di ristoranti: “i clienti che vengono leggermente toccati sulla mano o sulla spalla dai camerieri  mentre consegnano il resto regalano mance più cospicue … e ciò accade senza senza distinzione di sesso ne tra gli uni che gli altri … ”.  Studi successivi hanno ulteriormente dimostrato che “il tatto può essere usato per esercitare una sorta di influenza tra estranei”,  come ad esempio aiutare i venditori a fare ‘pressione sui clienti’. Questa ‘capacità del toccamento di innescare processi empatici’ potrebbe persino spiegare il perché alcuni politici battono le mani sulle spalle dei loro elettori durante le loro comparse pubbliche.

L’effetto del ‘tocco’ può funzionare anche tra persone tra loro intime. Ad esempio, con uno studio del 2011, condotto da un gruppo di psicologi del Dipartimento di Servizi Psicosociali della Iowa University,  si è scoperto che le donne iniziano a toccare il coniuge più spesso quando discutono su particolari temi per i quali vogliono ottenere consenso,  usano il ‘tocco’ come strumento per esercitare una  pressione maggiore (fisica e metaforica) capace di aumentare il potere sul coniuge; lo stesso studio ha scoperto che gli uomini, invece, usano il ‘tocco’  meno spesso.

I ricercatori credono che le interazioni fisiche che  trasmettono ‘calore’ e ‘fiducia’ possono anche aumentare la intra-cooperazione nei gruppi. Psicologi dell’Università della California di Berkeley hanno eseguito uno studio sui giocatori delle squadre di basket della lega NBA, riscontrando che la quantità di tempo che i giocatori passano nel toccarsi, gli uni tra gli altri, influenza le prestazioni della squadra durante il campionato:  un maggiore coefficiente di ‘contatto tra i giocatori’ – in qualsiasi forma essa avvenga (cioè toccandosi i pugni, schiafeggiandosi le palme delle mani, abbracciandosi, …) – riflette un maggiore grado di unione tra i membri di una squadra, predicendo una maggiore predisposizione nel voler giocare bene ed un migliore risultato complessivo della squadra durante il campionato.

 A cosa sono dovuti gli effetti positivi dell’essere toccato?

L’essere toccati (come anche l’atto del toccare) non ci stimola solo sotto il lato psicologico, piuttosto innesca determinati meccanismi fisiologici e biochimici  

Tiffany Field (del Touch Research Institute del Miami Medical School) afferma: ora sappiamo dalla scienza cosa accade nell’organismo quando viene toccata la pelle e vengono stimolati i recettori della pressione” (…) si rallenta la frequenza cardiaca, diminuisce la pressione sanguigna e il rilascio di cortisolo ( …) dando alle persone un migliore controllo sugli ormoni dello stress (…) Essere toccati aumenta il numero di cellule killer naturali, la prima linea del sistema immunitario, inoltre aumenta la serotonina: l’antidepressivo naturale del corpo … ” .

Il neuroscienziato inglese Francis McGlone,  uno degli scienziati più esperti nel campo del ‘Tatto affettivo’, ci spiega che il senso del tatto è molto più complesso di quanto  comunemente si pensa: “alcune terminazioni nervose, gli ‘Afferenti tattili’,  riconoscono il prurito, altre le vibrazioni, altre il dolore, la pressione o la consistenza: abbiamo scoperto un ‘Afferente tattile’ che sembra esista unicamente per riconoscere un ‘tocco delicato’ o una carezza”. Osservando il comportamento della variazione della tensione elettrica del nervo mentre la pelle viene accarezzata, gli scienziati hanno imparato che la velocità ottimale di una carezza umana è compresa tra 3 e 5 cm al secondo.

Gli scienziati stanno imparando perché gli uomini hanno bisogno di contatto. I ricercatori dell’University College di Londra hanno dimostrato che un ‘toccamento lento e gentile’ ricevuto da parte di uno sconosciuto riduce i sentimenti di esclusione sociale. McGlone afferma: “queste fibre nervose sono i responsabili di quei tanti aspetti che ci procurano benessere nel corso della vita”


References

- Mandy Tjew Sin\Sander L. Koole, "That Human Touch That Means So Much: Exploring the Tactile Dimension of Social Life", 2012, ResearcheGate
- Lydia Denworth,"The Social Power of TOUCH", 2015, Scientific American Mind
- Dacher Keltner,"Hands On Research: The Science of Touch,how compassion is literally at our fingertips",2010, the Greater Good Science Center @ UC Berkeley
- Francis McGlone, "Touch and the Developing Social Brain", University of Liverpool
- F. McGlone\Ake Vallbo\Hakan Olausson\Line Loken\Johan Wessberg,"Discriminative Touch and Emotional Touch", 2007, Canadian Journal of Experimental Psychology
- Tiffany M. Field,"The Magic of Your Touch", 2008, Touch Research Institute @ the University of Miami School of Medicine
- Juulia Suvilehtoa\Enrico Glereana\Robin Dunbarb\Riitta Haria\Lauri Nummenmaa,"Topography of social touching depends on emotional bonds between humans", Psychological and Cognitive Sciences,2015, National Academy of Sciences of USA 

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