Pensare Outside-the-Box (thinking)
I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati (Albert Einstein)
Thinking Outside-the-Box
La stessa natura della ricerca scientifica richiede di 'pensare al di fuori della scatola'.
Ogni tentativo di risolvere un problema probabilmente vedrà qualcuno che ci sta già lavorando per risolverlo, ma che ha già fallito.
Pensare fuori dalla scatola è la strada da perseguire. (Song Xu, Ph.D., Application Scientist Keysight Technologies)
'Pensare al di fuori della scatola' comporta un processo di pensiero, che comprende l'attuazione di un approccio insolito alla struttura di pensiero logico. È una procedura che mira a sfuggire al ragionamento relazionale e al pensiero.
Pensando al di fuori della scatola è una metafora che significa pensare diversamente, in modo non convenzionale o da una nuova prospettiva.
Questa frase si riferisce spesso a un pensiero innovativo o creativo.
Il termine è pensato per essere derivato da consulenti di gestione negli anni '70 e '80, sfidando i propri clienti a risolvere il puzzle dei "nove punti", la cui soluzione richiede un pensiero laterale .
Pensare fuori dalla scatola è guardare ulteriormente e cercare di non pensare alle cose ovvie, ma di provare a pensare alle cose che vanno oltre.
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Effetti
Attraverso una interazione nascosta, i Lurkers accrescono il loro ‘Capitale Culturale’
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Un Lurker può anche influenzare negativamente gli altri membri della comunità:
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i membri attivi della comunità possono sentirsi ‘spiati’ se si rendono conto che qualcuno si nasconde piuttosto che partecipare;
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mentre un membro attivo di una comunità online è convinto che sta vivendo interazioni private, un Lurker (a causa del suo ridotto sentimento di appartenenza) può vedere la comunità online come uno spazio pubblico destinato alla pura osservazione e clonare ‘tratti di contenuti’ senza richiedere consenso violando le regole della comunità.
Questo fenomeno può diventare destabilizzante in ‘comunità più intime’, come le chat room, dove la presenza dei Lurkers è più evidente.
Cause
Diversi fattori possono influenzare un 'comportamento ansioso' che porta al lurking all'interno di una comunità.
La quantità di persone che si 'nascondono' all'interno di una comunità è spesso correlata:
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all'argomento della comunità;
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alla dimensione della comunità
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e alla quantità di traffico all'interno della comunità.
Il numero di Lurkers è quasi duplice nelle comunità di supporto tecnico rispetto ai gruppi di interazione puramente sociale: ciò può essere dovuto alla scarse conoscenze tecnica che inibiscono l'interazione. La natura dell'argomento può essere dunque responsabile per le differenza del numero di Lurkers presenti in diverse tipologie di comunità online.
Anche il numero di membri di una comunità può influenzare la quantità di lurking che si osserva al suo interno: come aumenta il numero di membri in un gruppo, aumenta anche la percentuale di lurkers.
All'interno di una data dimensione di un gruppo, i gruppi con il traffico più elevato tendono ad avere una percentuale minore di Lurkers, ciò potrebbe significare che un maggiore traffico partecipativo potrebbe favorire un 'effetto del gregge', facilitando ed incentivando l'interazione di un maggior numero di membri a sfavore della tendenza al 'lurking'.
de-Lurking
de-Lurking definisce il tipo di comportamento con cui un utente rompe il suo silenzio online.
Alcuni ricercatori hanno scoperto correlazioni positive tra il 'capitale sociale' , il 'capitale culturale' e il 'de-lurking', individuando degli approcci psicologici utili a facilitare il superamento delle barriere alla partecipazione online.
Secondo Rafaeli ed altri, "... il capitale sociale (virtuale) della comunità è una raccolta delle caratteristiche del network sociale creato come risultato di attività virtuali della comunità, che conducono allo sviluppo di normative e di regole sociali comuni che aiutano la cooperazione a vantaggio reciproco"
Analizzando i forum di e-learning , sono state individuate associazione positive tra la quantità di de-lurking e il capitale sociale.
Soroka e Rafaeli affermano che: "il capitale culturale virtuale è una misura in cui le persone assumono una conoscenza basata sulla buona lettura della cultura che domina nella comunità virtuale e quindi condivisa dagli altri partecipanti, dunque trovando molto in comune tra i membri della comunità" (affinità elettive).
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Soroka e Rafaeli hanno scoperto che: "come il capitale culturale degli utenti di una comunità online aumenta, la quantità di attività e di interazione aumenta , e si innesca una probabilità più elevata di de-lurking"; questi hanno anche scoperto che, "a prescindere dalla quantità di capitale culturale, il de-lurking diventa meno probabile quando il tempo passa (ovvero, non si accresce la nuova Conoscenza condivisibile all'interno della comunità)".
Conclusioni
I social media, forum online, le chat, ... rendono facile agli internauti visualizzare le conversazioni e le attività in corso in una comunità on-line senza essere obbligati a condividere input personali.
Molti (in alcuni casi la maggioranza degli utenti di strumenti di condivisione sociale informatici e digitali) sviluppano l'abitudine di guardare comunemente i thread di social media (o strumenti simili, come forum o chat) ritenendo di non essere obbligati al coinvolgimento o all'interazione. Gli utenti attivi nella socialità virtuale spesso esprimono un sentimento di delusione e/o di frustrazione quando si generano fenomeni di lurking.
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Le ricerche e gli studi sui fenomeni 'social media' ci evidenziano differenze dei livelli di partecipazione spesso dovuti ai tipi di protocolli di amministrazione adottati nelle piattaforme sociali; in alcuni blog, forum o altri spazi Web proprietari, gli amministratori rendono difficile commentare i thread o le conversazioni. La partecipazione attiva degli utenti potrebbe essere inibita e/o ritardata dalla richiesta di approvazione da parte di un amministratore, oppure dalla richiesta d'inserimento di informazioni di identificazione o addirittura dall'espresso obbligo di unirsi ad un Sistema.
Al contrario, siti di social media come Facebook non presentano queste difficoltà, supponendo che ogni utente abbia già un profilo associato. Ciò favorisce molto la predisposizione all'apertura verso l'interazione comunicativa degli utenti.
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Il design e la gestione di una comunità online può influenzare la partecipazione favorendo il fenomeno 'lurking', ovvero il de-lurking: in sostanza la partecipazione più o meno attiva ad una comunità digitale.